AVVISO PRO.DI.GI – PROgetti contro la DIspersione dei GIovani

 

AVVISO PRO.DI.GI – PROgetti contro la DIspersione dei GIovani

ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT

Avviso “PRO.DI.GI.” – PROgetti contro la DIspersione dei GIovani

POR FSE 2014/2020 Asse 2 AZIONE 9.1.2

“Servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione, es. adozione sociale, tutoraggio, mediazione familiare e culturale, “centri territoriali per la famiglia”, prevenzione dell’abuso e del maltrattamento intra-familiare, e della violenza. progetti di diffusione e scambio di best practices relativi aiservizi per la famiglia ispirati anche al modello della sussidiarietà circolare

RT FUTURO INCLUSIVO CLP  1102012912PG190009 CUP E26D20000240009

FUTURO INCLUSIVO – Azioni per la costruzione di un futuro inclusivo e sostenibile

 

Il Progetto Futuro Inclusivo, basato sul principio di azione multilivello (scuola, famiglia, contesto istituzionale e sociale di riferimento), si basa sul coinvolgimento diretto di più attori (studenti, docenti, nuclei familiari, attori locali) e attiva simultaneamente molteplici attività (scolastiche/extrascolastiche) in un processo integrato. Partendo dall’analisi del contesto e dei fabbisogni specifici, gli interventi sono stati pensati per essere in grado di adattarsi alla complessità sociale del momento e di suggerire alla scuola, alle famiglie ed alle istituzioni interessate un ripensamento delle loro funzioni ove necessario.

Il progetto si rivolge al target di ragazzi che frequentano il primo triennio delle scuole superiori e che manifestano problematiche specifiche segnalate dai docenti e dai servizi sociali competenti, quali ad esempio difficoltà di apprendimento ed insuccessi formativi, ritardi ed irregolarità nelle frequenze, presenza di costanti debiti formativi, problematiche educative che incidono fortemente sulle modalità di stare a scuola, situazioni di svantaggio sociale, economico e culturale. Attraverso il progetto si intendono sperimentare percorsi capaci di ridurre il rischio sociale che impatta sulla dispersione scolastica, e in particolare sui target individuati, al fine di sperimentare correttivi a fenomeni di esclusione sociale, potenziando i sistemi di osservazione istituzionale sulla dimensione giovanile.

Per rendere effettivo il diritto di ogni persona ad accedere e frequentare la scuola, l’ATS promuoverà interventi a sostegno delle famiglie e dei ragazzi, favorendo la prevenzione e il recupero del disagio giovanile e dei nuclei familiari svantaggiati, sostenendo la qualificazione del sistema formativo integrato per il diritto allo studio, prevenendo casi di dispersione scolastica in raccordo con le istituzioni e i servizi educativi, scolastici e culturali.

Il modello di governance individuato è basato sul concetto di comunità educativa che vede coinvolti: – 2 soggetti componenti l’ATS e la sua equipe multidisciplinare; – 4 autonomie scolastiche della scuola secondaria di II grado: Istituto di Istruzione Superiore De Castro di Oristano, Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Ozieri, Liceo Artistico Fabrizio de Andrè di Tempio Pausania e Istituto Alberghiero IPSAR Costa Smeralda di Arzachena; – 11 soggetti correlati (enti locali, rappresentanze sindacali, imprese e cooperative sociali, associazione di volontariato e associazione culturale) che a vario titolo collaborano alla sua realizzazione. L’approccio è quello di voler creare nei contesti scolastici, sociali e territoriali di riferimento un “luogo” nel quale tutti i soggetti coinvolti, ciascuno per le proprie esperienze, competenze, sensibilità, ruoli istituzionali, collabora fattivamente per offrire soluzioni e strumenti efficaci alla crescita complessiva degli studenti e alle studentesse a rischio di abbandono scolastico, delle loro famiglie che mostrano fragilità sociali e culturali e dell’intera comunità locale dove i ragazzi e le ragazze che frequentano la scuola, vivono, studiano e nel futuro svolgeranno una attività professionale.

La comunità educativa e il lavoro congiunto dei singoli attori che la compongono è il fulcro del Progetto Futuro Inclusivo. Essa rappresenta lo strumento principale per garantire un modello integrato e sostenibile di processi di valorizzazione e rafforzamento delle competenze e dell’empowerment dei destinatari, con l’obiettivo primario di combattere la marginalizzazione dei destinatari e delle famiglie in condizione di fragilità ed esclusione sociale.

Il modello proposto di integrazione delle competenze necessarie per la costruzione e l’erogazione delle attività previste si è basato sui seguenti due aspetti fondanti: da un lato l’integrazione delle professionalità in un’ottica di sistema multilivello che intende rispondere problematiche complesse; dall’altro la sperimentazione e la modellizzazione di strumenti e sistemi con un gruppo di apprendimento multidisciplinare (comunità educativa) appartenenti a diversi livelli di governance, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti legate all’ICT (piattaforma di gestione).

Il progetto Futuro Inclusivo si articola in 2 fasi:

  1. FASE A: promozione del progetto selezione e presa in carico dei destinatari

A.1: promozione

A.2: accoglienza, selezione dei destinatari

A.3: presa in carico e predisposizione del Progetto di Sviluppo Personalizzato e Scheda di Valutazione Individuale.

  1. FASE B: Attivazione ed erogazione dei servizi previsti dai piani personalizzati.

B.1: empowerment e competenze di base

B.2: orientamento

B.3 tutoraggio educativo

B.4: educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva

B.5: teacher training

FASE A

L’avvio della fase A si riferisce alla inziale promozione delle attività progettuali mediante l’implementazione e realizzazione di opportuni strumenti di comunicazione e divulgazione (sito web del progetto, materiale informativo di presentazione del progetto). Successivamente di passa alle azioni di accoglienza, selezione e presa in carico dei destinatari. La fase di accoglienza e selezione dei potenziali destinatari, preliminare alla fase vera e propria di presa in carico. Si tratta di una vera e propria azione di accompagnamento e orientamento sociale degli studenti selezionati con l’intento di potenziare le competenze di base, attivare le dimensioni personali (motivazione, interessi, valori, attitudini, senso di autoefficacia, …), promuovere la motivazione allo studio, rafforzare l’autostima e la percezione di riuscita degli studenti e accrescere la loro capacità di superare le difficoltà incontrate a scuola. La fase A si conclude con la predisposizione di un Progetto di Sviluppo Personalizzato (PsP) con l’obiettivo di progettare un – intervento di aiuto e sostegno a favore degli studenti. Come previsto nell’Avviso, l’attività di presa in carico e la conseguente predisposizione del PsP dovranno essere autorizzati dai genitori dello studente destinatario minore e parteciperanno alle riunioni dell’equipe multidisciplinare. Se maggiorenne sarà lo stesso studente a firmare l’autorizzazione per il PsP. Verrà predisposto un modello di Scheda di Valutazione Individuale (SVI) per ciascuno studente, un documento che ha la finalità fornire la valutazione dell’intervento specificando il livello di inclusione sociale raggiunto dallo studente in riferimento ai risultati attesi indicati per ciascuna azione descritta nella successiva FASE B.

FASE B

La fase B si articola in 5 azioni:

  1. Empowerment e recupero delle competenze di base. L’azione, intende promuovere un vero e proprio percorso di Empowerment che prevede la presa in carico della persona al fine di supportarla nell’individuazione delle proprie risorse, sostenerla attraverso un’attività di bilancio,

alla progettazione consapevole del progetto di sviluppo connesso al percorso da intraprendere. Tale iter rappresenta la base sulla quale “RI-costruire” le competenze di base necessarie a rendere l’individuo “forte” per riallinearsi in particolare sull’acquisizione delle KEY Competences.

  1. Orientamento. Al fine di contribuire a rendere effettivo il diritto allo studio di ciascuno saranno attivati percorsi di orientamento esistenziale finalizzati a supportare i giovani destinatari, che si trovino in momentanea difficoltà nella prosecuzione del proprio percorso scolastico, a ritrovare stimoli e motivazioni, a dare valore e investire su sé stessi, ritrovare benessere a scuola maggiormente consapevoli e sicuri delle proprie scelte formativo-professionali.
  2. Tutoraggio educativo. Per contribuire alla prevenzione della dispersione scolastica, mitigando difficoltà e situazioni di disagio personale e familiare nei giovani destinatari, i campi d’azione e gli strumenti adottabili potrebbero essere molteplici e in grado di incidere – con le dovute personalizzazioni – sui differenti fattori/causa di detto malessere, potenzialmente frutto di povertà economica, culturale, educativa, capaci tutti di incidere profondamente sull’equilibrio relazionale/emozionale, sulle capacità di apprendimento, sulle difficoltà economiche dei destinatari e delle loro famiglie. In questo contesto il nostro intervento intende caratterizzarsi per il ricorso ad una strategia integrata di interventi, che si articolano su piani differenti, capaci di concorrere al perseguimento del benessere personale e familiare, con effetti positivi che si riverbereranno sull’intera comunità.
  3. Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. L’azione intende promuovere un’offerta formativa che valorizzi l’educazione alla convivenza civile e alla legalità. Si tratta di percorsi educativi per il pieno sviluppo della persona umana e dei diritti di cittadinanza, allo scopo di dare attuazione alle garanzie che la Costituzione della Repubblica italiana prevede. L’educazione alla democrazia e alla legalità mira a rendere gli studenti e le studentesse protagonisti e, cioè, capaci di esercitare i propri diritti-doveri di cittadinanza. Essi si esplicano nel rispetto delle regole e nella partecipazione alla vita civile, sociale, politica ed economica.
    1. Teacher training. Oltre alle attività di base che consentono di erogare il numero di ore minimo previsto dall’Avviso, dall’analisi dei fabbisogni da parte delle autonomie scolastiche è emersa una alta priorità per attività di teacher training che rappresenta uno degli elementi qualificanti del progetto sopra descritti (lavoro con i docenti).